La calendula, nota come pianta ornamentale, è conosciuta anche per le sue virtù medicinali: le sue proprietà non erano sconosciute sin dal Medioevo ma, dopo un periodo in cui venne quasi totalmente trascurata, essa ritornò in auge in tempi più moderni cosicchè ad oggi è ritenuta un prezioso rimedio per i suoi contenuti. Vediamoli nel dettaglio.
Tra tutte le specie di calendula, quella più adoperata per scopi medicamentosi è la calendula officinalis; quest'ultima ha notevoli effetti cicatrizzanti, antisettici e antispasmodici. Acquisisce una importanza particolare anche nel campo della ginecologia.
Andando nello specifico, la calendula è consigliata per attenuare e regolarizzare il flusso del ciclo mestruale, per contrastare l'ulcera gastrica e per intervenire contro allergie derivate da acari e polvere. Omeopaticamente se ne consiglia l'utilizzo nell'eventualità di ustioni.
La crema che deriva dai fiori della calendula si rivela vantaggiosa per contrastare le macchie della pelle e l'acne, problema che attanaglia molto spesso soprattutto i giovani; altrettanto ottimo è l'olio contro le ustioni e le bruciature.
Si utilizza inoltre, sotto forma di pomata, in caso di punture di insetti e di dermatiti, oltre che di arrossamenti e irritazioni.
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